sabato 25 maggio 2013

Hai deciso?

Ho cercato sul sito dell'Accademia della Crusca, l'etimologia della parola decisione. "La ricerca effettuata  non ha dato risultati" ha detto.
In pratica nemmeno loro sanno cos'è una decisione o comunque non vogliono sbilanciarsi, probabilmente per non aver sulla coscienza l'errore di qualcuno.
Sembra che tutti dobbiamo prendere delle decisioni, quotidianamente. Vasca o doccia? Mi taglio i capelli? Picchio il vicino, con la spranga o col mattarello?
Tutta la vita è una scelta. Sbagliata ovviamente, però una scelta. Cioè una decisione tra due opzioni sbagliate.
Tu infatti quando decidi fermamente qualcosa, poi ti penti. Ti penti perché "era meglio se sceglievo l'altra cosa", e "si forse ho fatto la scelta giusta, ma sono comunque contenta e coglionata".
Dove caschi, caschi male.
Però decidere fa figo. Vuoi mettere la fermezza e la fierezza che escono fuori da tutti i tuoi pori mentre pronunci la frase "No basta, ho deciso. Non lo chiamo mai più".
E tutti ti guardano ammirati, pensando che sei una donna con le palle e che realmente farai quello che dici.
Invece no. Tu poi bevi 3 litri di Sprite (che gli altri credono sia quel nuovo cocktail cubano), ti fingi ubriaca molestando i passanti, e torni a casa. E piangi.
Piangi prima di tutto perché sei gonfia come Giuliano Ferrara dopo la Sagra della salsiccia e poi perché lo sai che tanto lo chiamerai.

Ho scritto tutto questo per dire che le decisioni non le prendi tu. Le decisioni ti scelgono.
Ti passano sopra come i passeggeri della metro nell'ora di punta.
Non fa differenza se tu le accetti o meno. Loro ti prendono.
E tu ce devi sta.
L'unica cosa che però puoi fare è esserne consapevole ed accorciare i tempi. Ridurre la sofferenza, il senso d'abbandono, e dichiarare alla decisione "Ok, fammi tua, sono pronta".
Io lo voglio fare, e voi?

P.s E' tutto frutto della mia fantasia. Fatti, persone, luoghi e Sprite, sono casuali.
Forse.



7 commenti:

  1. Cose che succedono, soprattutto a chi ha la sfortuna di avere una buona memoria o a chi non cancella il numero dalla rubrica.

    Complimenti per il blog

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  2. Mai abbastanza, in realtà un po' di tempo per conoscermi meglio mi farebbe comodo. Per ora mi limito a cercare di non farmi troppo male, tagliando ponti e contatti prima che una birra in più (o qualche litro di sprite, come preferisci) sia fatale.
    Buona fortuna

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  3. Toro: Ripensaci. Non c'è niente di peggio di sprecare un talento o ignorare un sentimento.
    Ho fatto anche la rima. A te.

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