sabato 23 novembre 2013

Essere donna è un problema

Orde di femministe mi si scaglieranno contro, rivendicando la loro dignità di donna mista alla loro consapevolezza di essere delle rompicoglioni.
Infatti penso che essere donna è un fardello che solo una donna può sopportare.
Prima di tutto se la donna ha un'idea, l'uomo tende a fregarsene.
 Ho avuto milioni di discussioni sulla Tav, sull'aborto, sull'adozione gay e pure sui sanpietrini con degli uomini e loro non m'hanno fatto mai parlare. Perchè "sono un'ipocrita, comunista che scende in piazza perchè non ha niente da fare". Dissero.
M'hanno pure detto che anche loro devono decidere sull'aborto. Che il figlio non è solo mio e che, nel caso, pure loro hanno il diritto di esprimere la propria opinione in merito.
Colcazzo. In tutti i sensi.
Gli uomini decideranno sull'aborto, quando avranno un utero. E questo succederà solo se presteranno il loro corpo alla Scienza. E siccome, quando hanno il raffreddore si chiudono in camera, bestemmiando i Santi del giorno e quelli del giorno dopo, questo non succederà Mai.
Inoltre essere donne significa anche tenere a bada i propri vaffanculo durante la settimana del ciclo "perché se no sei un'acida che non scopa mai e quindi fatte una scopata". Ecco chiariamo questo punto: la scopata, in noi, non risolve nulla.
 Risolve un problema solo durante quei 4 minuti di piacere che ci concedete, perchè non ci pensiamo, non perchè siete bravi.
Anche perché a quel problema poi se ne aggiunge un altro: VOI.
Che non si sa mai come prendervi: "Lo chiamo? Si, no, boh. Aspetto? Che aspetto? Che m'envecchio? Lo ignoro così pare che non me ne frega nulla di lui invece mi mangio il fegato e ho l'aspetto di un criceto in coma? Si, no, boh. Oddio la partita! Mo non lo posso proprio chiamà!".
E così via.
Non tralasciamo poi il dover sopportare le vostre becere giustificazioni, del tipo " Scusa se non t'ho avvertito che alla cena non venivo, ma è morto il pronipote del mio vicino de casa". Oppure " Scusa se sono sparito così nel 2007, ma ho avuto le emorroidi".
Essere donna significa pure scegliere il colore del vestito del proprio genitore maschio, che non riconosce un beige da una lattina.
O stare in ansia 37 giorni perché il ciclo è in ritardo mentre voi omuncoli pensate alla finale di calcetto Primavalle-Anagnina.
Essere donne è un problema.
Avrei preferito, di molto, essere un uomo medio, sempliciotto, la cui unica preoccupazione sono i cerchi in lega della Marbella.
È anche vero che la donna regge il mondo, con la sua praticità, la sua natura, il suo giro di Cid che permette alle assicurazioni automobilistiche di andare avanti.
Ma essere donna è faticoso.
Ora scusate, l'ormone mi chiama.
Devo cercare una scusa per non rispondere.


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